Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione (L-19) – curriculum Educatore Servizi per l’infanzia
Il Corso di Laurea triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione online rappresenta la soluzione ideale per tutti gli studenti, rendendo possibile conseguire questo titolo di studio universitario anche a chi è impossibilitato a frequentare un’università tradizionale perché lontano da casa o per ragioni professionali.
Attraverso la piattaforma e-learning di Università Copertiniana, sarà possibile seguire le lezioni del Corso di Laurea online in Scienze della Formazione in modalità telematica, studiare su supporti informatici comodamente a casa, secondo i propri tempi.
Il corso in breve
Il Corso di Laurea triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione è finalizzato alla formazione dell’operatore professionale socio-pedagogico figura professionale in grado di assumere ruoli specifici:
- nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia da 0 a 3 anni, servizi extrascolastici, per l’inclusione e la prevenzione del disagio e della dispersione scolastica;
- nell’ambito degli interventi nei servizi socio-educativi per lo sviluppo della persona e della comunità territoriale, e in particolare per: i servizi per la genitorialità e la famiglia; servizi educativi per le pari opportunità; servizi educativi di promozione del benessere e della salute; servizi educativi, ludici, artistico-espressivi e del tempo libero per soggetti di ogni età; servizi per anziani; servizi per l’integrazione degli immigrati e dei rifugiati e per la formazione interculturale; servizi per la rieducazione e la risocializzazione di soggetti detenuti e servizi di assistenza ai minori coinvolti nel circuito giudiziario e penitenziario. Inoltre,
- nei servizi alla persona a supporto della prevenzione e rieducazione cognitivo-funzionale, al fine di rispondere alla promozione del benessere fisico, psichico e sociale, nonché come supporto atto a favorire l’inclusione nelle situazioni di diversa abilità.
Infine, considerando il gruppo di insegnamenti di carattere psicologico il laureato triennale in Scienze della Formazione è in grado, all’interno dei servizi socio-sanitari di collaborare e di supportare le valutazioni degli stati di disagio psicologico e di darne seguito a livello pedagogico con la realizzazione di interventi formativi ad hoc.
Il corso di studi prevede un percorso formativo che comprende due indirizzi. Questo indirizzo è impostato sulla figura dell’educatore per i servizi educativi per l’infanzia, che sviluppa le conoscenze e competenze per contesti educativi, funzionali a sviluppare, nelle bambine e nei bambini da zero a tre anni di età, le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato ambiente affettivo, ludico e cognitivo, garantendo pari opportunità di educazione, di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, con gli obiettivi di superare disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali.
I due indirizzi sono collegati da un percorso iniziale di base, che prepara gli allievi con le conoscenze teoriche di base e le competenze operative nelle scienze pedagogiche e metodologico-didattiche, integrate da conoscenze e competenze nelle discipline sociologiche e psicologiche, con una prevalenza relativa alla conoscenza teorica, epistemologica e metodologica delle problematiche educative nelle loro diverse dimensioni, oltre che per i servizi educativi per l’infanzia, anche per le abilità e le competenze per la valutazione delle capacità, oltre che dei giovani disabili, di soggetti di ogni età, sedentari, attivi e di soggetti affetti da patologie croniche. In particolare, sono progettate attività per sviluppare le conoscenze e le strategie operative per intervenire, sia in condizioni di disagio psicosociale, nelle loro varie connotazioni, sia nella prevenzione e recupero, di funzioni fisiche e di funzioni cognitive migliorando i relativi deficit che inficiano i risultati del percorso riabilitativo psicosociale.
Sulla base delle competenze acquisite i laureati laureati in Scienze dell’Educazione e della Formazione potranno svolgere attività professionali in strutture pubbliche e private, nelle istituzioni educative, comprese quelle che svolgono attività per i servizi educativi per l’infanzia (0-3 anni), nelle imprese e nelle organizzazioni del terzo settore. Ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4, le professioni di educatore professionale socio-pedagogico sono comprese nell’ambito delle professioni non organizzate in ordini o collegi.
Profilo professionale e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati in Scienze dell’Educazione e della Formazione
OPERATORE PROFESSIONALE: EDUCATORE PER I SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA
Funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato in Scienze dell’educazione e della formazione (indirizzo Educatore Servizi per l’infanzia) è capace di operare in completa autonomia professionale in ambiti dei contesti lavorativi dei più piccoli (tanto nel nido che nelle sezioni primavera e nelle comunità infantili e in tutte le nuove tipologie dei servizi integrativi per l’infanzia e di supporto alla genitorialità) che degli adulti (es. comunità alloggio e riabilitative, ASL, ecc.). In particolare l’educatore dei servizi:
- per l’infanzia è in grado di gestire contesti educativi per la prima infanzia, partecipare alla gestione e al coordinamento dei servizi educativi e di progettare e di svolgere attività educative integrativi e ricreativi per bambini, giovani e adulti per attuare interventi che intervengano nelle situazioni di disagio psicologico e laddove si richiedano cura, prevenzione e rimozione degli ostacoli ad un regolare sviluppo dell’apprendimento in situazioni scolastiche, comunitarie, ospedaliere; per gestire relazioni di aiuto alla persona in difficoltà (in età evolutiva, adulta e anziana);
- di progettazione, organizzazione e gestione di interventi volti alle cure cognitive e funzionali e al reinserimento sociale di soggetti in età evolutiva anche con difficoltà relazionali;
- di prevenzione del disagio e di aggregazione rivolte ai bambini all’interno o all’esterno delle strutture di ricovero.
Competenze associate alla funzione:
Il laureato in scienze dell’educazione e formazione ha competenze per svolgere:
- proposte educative per la prima infanzia, con particolare attenzione all’esperienza del gioco e alle diverse modalità di espressione;
- promozione del benessere psico-fisico e all’identificazione di condizioni di rischio, ritardo, disagio e disturbo nello sviluppo delle bambine e dei bambini da zero a tre anni di età;
- osservazione, valutazione e documentazione dei comportamenti delle bambine e dei bambini da zero a tre anni di età nei contesti educativi;
- progettazione e attuazione di interventi didattici per il miglioramento dell’apprendimento soprattutto in relazione ai fabbisogni educativi e ai disturbi di apprendimento e in particolare partecipare all’attuazione di interventi per la riabilitazione, rieducazione funzionale e integrazione sociale di soggetti con disabilità pratiche, con deficit neuropsicologici, con disturbi psichiatrici o prodotti da qualche forma di addiction;
- collaborare e di supportare, all’interno dei servizi socio-sanitari e nei servizi educativi, le valutazioni degli stati di disagio psico-socio-sanitario;
- collaborare negli interventi psicologici e nelle attività di promozione della salute, alla modifica dei comportamenti a rischio, di inserimento e partecipazione sociale attraverso l’allestimento di specifici percorsi educativi.
Sbocchi occupazionali:
Il laureato triennale in Scienze dell’educazione e formazione può trovare impiego nelle posizioni che richiedono servizi educativi per l’infanzia, in una prospettiva di lavoro collegiale e di collaborazione e confronto con le famiglie, predispone i contesti educativi, progetta e realizza attività volte a sviluppare, nelle bambine e nei bambini da zero a tre anni di età, le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato ambiente affettivo, ludico e cognitivo, garantendo pari opportunità di educazione, di istruzione, di cura, di relazione e di gioco. Inoltre nelle posizioni per gestire attività in grado di interpretare e rispondere con efficacia ai bisogni di mantenimento psico-fisico nelle persone, promuovendo, facilitando e sostenendo, all’interno di strutture adeguate, i processi di crescita affettiva, cognitiva e di cura, nonché il soddisfacimento di bisogni quali la socializzazione, il sostegno e l’aiuto personalizzato. In particolare offrire accompagnamento ai destinatari più fragili e svantaggiati, per condizioni psicologiche e materiali, nell’eventualità di un loro inserimento in strutture idonee o domiciliari, in ambienti educativi di cura, protezione, tutela, realizzazione umana e di attenzione da parte delle comunità di appartenenza.
CONOSCENZE RICHIESTE PER L’ACCESSO
Le conoscenze e competenze che sono assunte come prerequisito per l’accesso al Corso di Laurea in Scienze della Formazione, indirizzo pedagogico-sociale, sono quelle di base e trasversali, quali la comprensione della lettura, le abilità logico-linguistiche e logico-matematiche. Sono inoltre richieste conoscenze di cultura generale, lingua italiana, lingua inglese, nonché competenze informatiche di base. In particolare, le conoscenze e le competenze richieste per l’accesso al Corso di Studi sono:
- conoscenza di base delle discipline psicopedagogiche e scientifiche, dei loro metodi e dei loro principali nuclei tematici, lessicali e di sviluppo storico;
- disponibilità elevata nell’approccio allo studio e alle esperienze del tirocinio;
- alfabetizzazione informatica;
- competenze relazionali e sociali.
L’accesso al corso di Studi è consentito a coloro che sono in possesso di un diploma di scuola media superiore conseguito in Italia o di titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto come equivalente. Per accertare il possesso di tali conoscenze, prima dell’immatricolazione, lo studente deve sostenere una prova oggettiva di verifica del possesso delle competenze sopra indicate e che riguardano conoscenze relative a tre domini:
- logico-matematico;
- fisico-biologico;
- antropologico ed epistemologico.
Se la valutazione della preparazione iniziale non dà esito positivo, lo studente può essere ammesso con l’assegnazione di obblighi formativi aggiuntivi. Per l’accesso al Corso di Studi erogato in lingua inglese è inoltre prevista una verifica della conoscenza della lingua inglese che deve essere pari almeno al livello B1.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO
Preparazione di base, teorica e metodologica, nelle discipline pedagogiche, sociologiche, antropologiche, e psicologiche caratterizzata dalla conoscenza fondamentale delle linee generali e dei principali attori e momenti della storia del pensiero educativo, dalla comprensione dell’origine del pensiero pedagogico e del suo possibile destino nella situazione culturale contemporanea, dalla assimilazione dei temi più rilevanti che caratterizzano lo sviluppo dell’individuo-persona, lungo tutto il ciclo di vita. Conoscenza di base degli strumenti metodologici, psicologici, sociologici, giuridici e tecnici che sono di supporto all’azione nei contesti educativi, dei quadri normativi all’interno dei quali si inseriscono i sistemi educativi, dei principali strumenti teorici e metodologici utilizzati dalla ricerca empirica e sperimentale in campo pedagogico e nella ricerca sul campo nel settore dei gruppi e delle culture organizzative, delle basi concettuali per un uso consapevole delle tecnologie informatiche e per il loro impiego nella interpretazione di dati di ricerca. Conoscenza delle cornici teoriche e delle prassi necessarie per la comprensione e la valorizzazione del nesso tra teorie e pratiche dell’agire in contesti sociali complessi, interculturali e interdisciplinari. Competenze di lingua inglese indispensabili per affrontare lo studio e l’aggiornamento e per operare in contesti interculturali.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Capacità di utilizzare consapevolmente e criticamente le conoscenze di base acquisita, di individuare le tematiche più critiche nei contesti e ambiti educativi e di applicare le consapevolezze concettuali acquisite a casi concreti, osservazioni di processi educativi, vicende sociali e culturali del nostro tempo. Capacità interpretativa di riconoscimento delle principali questioni pedagogiche in rapporto al loro contesto di nascita e al loro sviluppo. Capacità di padroneggiare i saperi relativi alle scienze dell’educazione nell’ideazione, progettazione e valutazione di interventi educativi relativi ai singoli, ai gruppi di individui e ai servizi educativi, modulati sui contesti specifici d’intervento. Competenze adeguate per interpretare i problemi educativi con un approccio professionale sicuro e flessibile. Competenze di giudizio e di sintesi dei temi pedagogici, sociologici e psicologici e dei contesti storico-ambientali. Capacità di scelta di strumenti, metodi e tecniche più adeguati agli interventi di ricerca pedagogica empirica e sperimentale, alla contestualizzazione delle azioni educative all’interno dei quadri normativi, all’impiego delle discipline psicologiche per lo sviluppo di interventi formativi, all’uso delle nuove tecnologie nei contesti educativi, di formazione permanente e di ricerca socio-psico-pedagogica. Capacità di tenere conto nella pratica e nella progettazione di interventi formativi degli aspetti interculturali che investono e influenzano i contesti sociali, il mondo del lavoro e della formazione, essendo in grado di confrontarsi con interlocutori specialisti, e non, di altre nazionalità. Capacità di interazione in ambienti interculturali e di documentazione, studio, ricerca e aggiornamento facendo uso di servizi nazionali e internazionali, anche online, di conservazione e trasmissione del sapere.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO – MAKING JUDGEMENTS
Al termine del percorso il laureato triennale in Scienze della Formazione ha acquisito la capacità di osservare e di valutare i processi educativi finalizzata alla risoluzione dei problemi associati, la capacità di elaborare giudizi motivati in un’ottica sistematicamente interdisciplinare e in relazione alle situazioni affrontate, la capacità di collegare i giudizi ad altre esperienze professionali e umane, contemplando sia la possibilità di personalizzare e modulare gli interventi nel dialogo costante con i destinatari, sia la possibilità di modificare il giudizio in relazione ai contesti operativi e alle loro interazioni.
Nelle situazioni formative allestite anche al fine di offrire una preparazione allo sviluppo del pensiero riflessivo e autoriflessivo sa avvalersi di una sufficiente capacità di autonomia dei comportamenti e sa prefigurare gli esiti, le conseguenze, i risultati anche sul piano dell’etica e della deontologia professionale. Lo studente acquisisce autonomia di giudizio all’interno di tutte le attività d’insegnamento e di apprendimento proposte, affinandola in particolare mediante:
- attività formative laboratoriali realizzate in stretto contatto con i contesti dei servizi educativi e sociali e della ricerca nei campi della pedagogia e della psicologia sociale, che prevedono la ricerca, la sistematizzazione e la valutazione di dati;
- presentazioni in pubblico, individuali e di gruppo, finalizzate alla restituzione e all’argomentazione del proprio lavoro;
- la definizione e la progettazione del percorso di tirocinio;
- il confronto con i docenti e i colleghi nei diversi contesti didattici.
È verificata attraverso le prove scritte e/o orali connesse ai programmi degli esami e delle altre attività formative. La prova finale, il progetto di tirocinio e la relazione sull’attività svolta consentono di verificare il raggiungimento di autonome competenze professionali criticamente fondate.
Abilità comunicative – Communication skills
Il laureato in Scienze della Formazione, curriculum Educatore Servizi per l’infanzia, dovrà essere in grado di argomentare e negoziare le conoscenze acquisite, di comunicare in modo chiaro informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti, di mediare e gestire situazioni problematiche a livello relazionale, organizzativo e comunitario.
Fra le abilità, sono da includersi quelle che prevedono contatti con altri professionisti, la redazione di verbali, la stesura di scritture volte alla descrizione di casi, di protocolli operativi, di incidenti critici, eccetera. Dovrà inoltre aver acquisito conoscenze linguistiche idonee a operare in contesti interculturali, adeguate conoscenze informatiche e attitudine al lavoro di gruppo in contesti professionali multidisciplinari.
Le abilità comunicative sono sviluppate attraverso specifiche attività didattiche proposte nel curriculum, in particolare quelle relative allo studio della lingua inglese, dell’informatica, della sociologia dei processi comunicativi, nonché i laboratori di scrittura in preparazione dell’elaborato della prova finale. Lo sviluppo di adeguate abilità comunicative nelle fasi di restituzione e di elaborazione dei risultati è inoltre esercitato in contesti comunicativi di piccolo gruppo e nello svolgimento delle attività di tirocinio formativo nelle organizzazioni e nei contesti territoriali. Sono verificate attraverso prove scritte (produzioni di relazioni individuali e di gruppo, anche multimediali) e/o orali (presentazioni, partecipazioni a dibattiti guidati) connesse ai programmi degli esami e delle altre attività formative.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO – LEARNING SKILLS
Il laureato triennale in Scienze della Formazione dovrà essere in grado di argomentare e negoziare le conoscenze acquisite, di comunicare in modo chiaro informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti, di mediare e gestire situazioni problematiche a livello relazionale, organizzativo e comunitario. Fra le abilità, sono da includersi quelle che prevedono contatti con altri professionisti, la redazione di verbali, la stesura di scritture volte alla descrizione di casi, di protocolli operativi, di incidenti critici, eccetera. Dovrà inoltre aver acquisito conoscenze linguistiche idonee a operare in contesti interculturali, adeguate conoscenze informatiche e attitudine al lavoro di gruppo in contesti professionali multidisciplinari.
Le abilità comunicative sono sviluppate attraverso specifiche attività didattiche proposte nel curriculum, in particolare quelle relative allo studio della lingua inglese, dell’informatica, della sociologia dei processi comunicativi, nonché i laboratori di scrittura in preparazione dell’elaborato della prova finale.
Lo sviluppo di adeguate abilità comunicative nelle fasi di restituzione e di elaborazione dei risultati è inoltre esercitato in contesti comunicativi di piccolo gruppo e nello svolgimento delle attività di tirocinio formativo nelle organizzazioni e nei contesti territoriali. Sono verificate attraverso prove scritte (produzioni di relazioni individuali e di gruppo, anche multimediali) e/o orali (presentazioni, partecipazioni a dibattiti guidati) connesse ai programmi degli esami e delle altre attività formative.
PROVA FINALE
Preparazione di base, teorica e metodologica, nelle discipline pedagogiche, sociologiche, antropologiche, e psicologiche caratterizzata dalla conoscenza fondamentale delle linee generali e dei principali attori e momenti della storia del pensiero educativo, dalla comprensione dell’origine del pensiero pedagogico e del suo possibile destino nella situazione culturale contemporanea, dalla assimilazione dei temi più rilevanti che caratterizzano lo sviluppo dell’individuo-persona, lungo tutto il ciclo di vita. Conoscenza di base degli strumenti metodologici, psicologici, sociologici, giuridici e tecnici che sono di supporto all’azione nei contesti educativi, dei quadri normativi all’interno dei quali si inseriscono i sistemi educativi, dei principali strumenti teorici e metodologici utilizzati dalla ricerca empirica e sperimentale in campo pedagogico e nella ricerca sul campo nel settore dei gruppi e delle culture organizzative, delle basi concettuali per un uso consapevole delle tecnologie informatiche e per il loro impiego nella interpretazione di dati di ricerca. Conoscenza delle cornici teoriche e delle prassi necessarie per la comprensione e la valorizzazione del nesso tra teorie e pratiche dell’agire in contesti sociali complessi, interculturali e interdisciplinari. Competenze di lingua inglese indispensabili per affrontare lo studio e l’aggiornamento e per operare in contesti interculturali.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Capacità di utilizzare consapevolmente e criticamente le conoscenze di base acquisita, di individuare le tematiche più critiche nei contesti e ambiti educativi e di applicare le consapevolezze concettuali acquisite a casi concreti, osservazioni di processi educativi, vicende sociali e culturali del nostro tempo. Capacità interpretativa di riconoscimento delle principali questioni pedagogiche in rapporto al loro contesto di nascita e al loro sviluppo. Capacità di padroneggiare i saperi relativi alle scienze dell’educazione nell’ideazione, progettazione e valutazione di interventi educativi relativi ai singoli, ai gruppi di individui e ai servizi educativi, modulati sui contesti specifici d’intervento. Competenze adeguate per interpretare i problemi educativi con un approccio professionale sicuro e flessibile. Competenze di giudizio e di sintesi dei temi pedagogici, sociologici e psicologici e dei contesti storico-ambientali. Capacità di scelta di strumenti, metodi e tecniche più adeguati agli interventi di ricerca pedagogica empirica e sperimentale, alla contestualizzazione delle azioni educative all’interno dei quadri normativi, all’impiego delle discipline psicologiche per lo sviluppo di interventi formativi, all’uso delle nuove tecnologie nei contesti educativi, di formazione permanente e di ricerca socio-psico-pedagogica. Capacità di tenere conto nella pratica e nella progettazione di interventi formativi degli aspetti interculturali che investono e influenzano i contesti sociali, il mondo del lavoro e della formazione, essendo in grado di confrontarsi con interlocutori specialisti, e non, di altre nazionalità. Capacità di interazione in ambienti interculturali e di documentazione, studio, ricerca e aggiornamento facendo uso di servizi nazionali e internazionali, anche online, di conservazione e trasmissione del sapere.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO – MAKING JUDGEMENTS
Al termine del percorso il laureato triennale in Scienze della Formazione ha acquisito la capacità di osservare e di valutare i processi educativi finalizzata alla risoluzione dei problemi associati, la capacità di elaborare giudizi motivati in un’ottica sistematicamente interdisciplinare e in relazione alle situazioni affrontate, la capacità di collegare i giudizi ad altre esperienze professionali e umane, contemplando sia la possibilità di personalizzare e modulare gli interventi nel dialogo costante con i destinatari, sia la possibilità di modificare il giudizio in relazione ai contesti operativi e alle loro interazioni.
Nelle situazioni formative allestite anche al fine di offrire una preparazione allo sviluppo del pensiero riflessivo e autoriflessivo sa avvalersi di una sufficiente capacità di autonomia dei comportamenti e sa prefigurare gli esiti, le conseguenze, i risultati anche sul piano dell’etica e della deontologia professionale. Lo studente acquisisce autonomia di giudizio all’interno di tutte le attività d’insegnamento e di apprendimento proposte, affinandola in particolare mediante:
- attività formative laboratoriali realizzate in stretto contatto con i contesti dei servizi educativi e sociali e della ricerca nei campi della pedagogia e della psicologia sociale, che prevedono la ricerca, la sistematizzazione e la valutazione di dati;
- presentazioni in pubblico, individuali e di gruppo, finalizzate alla restituzione e all’argomentazione del proprio lavoro;
- la definizione e la progettazione del percorso di tirocinio;
- il confronto con i docenti e i colleghi nei diversi contesti didattici.
È verificata attraverso le prove scritte e/o orali connesse ai programmi degli esami e delle altre attività formative. La prova finale, il progetto di tirocinio e la relazione sull’attività svolta consentono di verificare il raggiungimento di autonome competenze professionali criticamente fondate.
Abilità comunicative – Communication skills
Il laureato in Scienze della Formazione, curriculum Educatore Servizi per l’infanzia, dovrà essere in grado di argomentare e negoziare le conoscenze acquisite, di comunicare in modo chiaro informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti, di mediare e gestire situazioni problematiche a livello relazionale, organizzativo e comunitario.
Fra le abilità, sono da includersi quelle che prevedono contatti con altri professionisti, la redazione di verbali, la stesura di scritture volte alla descrizione di casi, di protocolli operativi, di incidenti critici, eccetera. Dovrà inoltre aver acquisito conoscenze linguistiche idonee a operare in contesti interculturali, adeguate conoscenze informatiche e attitudine al lavoro di gruppo in contesti professionali multidisciplinari.
Le abilità comunicative sono sviluppate attraverso specifiche attività didattiche proposte nel curriculum, in particolare quelle relative allo studio della lingua inglese, dell’informatica, della sociologia dei processi comunicativi, nonché i laboratori di scrittura in preparazione dell’elaborato della prova finale. Lo sviluppo di adeguate abilità comunicative nelle fasi di restituzione e di elaborazione dei risultati è inoltre esercitato in contesti comunicativi di piccolo gruppo e nello svolgimento delle attività di tirocinio formativo nelle organizzazioni e nei contesti territoriali. Sono verificate attraverso prove scritte (produzioni di relazioni individuali e di gruppo, anche multimediali) e/o orali (presentazioni, partecipazioni a dibattiti guidati) connesse ai programmi degli esami e delle altre attività formative.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO – LEARNING SKILLS
Il laureato triennale in Scienze della Formazione dovrà essere in grado di argomentare e negoziare le conoscenze acquisite, di comunicare in modo chiaro informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti, di mediare e gestire situazioni problematiche a livello relazionale, organizzativo e comunitario. Fra le abilità, sono da includersi quelle che prevedono contatti con altri professionisti, la redazione di verbali, la stesura di scritture volte alla descrizione di casi, di protocolli operativi, di incidenti critici, eccetera. Dovrà inoltre aver acquisito conoscenze linguistiche idonee a operare in contesti interculturali, adeguate conoscenze informatiche e attitudine al lavoro di gruppo in contesti professionali multidisciplinari.
Le abilità comunicative sono sviluppate attraverso specifiche attività didattiche proposte nel curriculum, in particolare quelle relative allo studio della lingua inglese, dell’informatica, della sociologia dei processi comunicativi, nonché i laboratori di scrittura in preparazione dell’elaborato della prova finale.
Lo sviluppo di adeguate abilità comunicative nelle fasi di restituzione e di elaborazione dei risultati è inoltre esercitato in contesti comunicativi di piccolo gruppo e nello svolgimento delle attività di tirocinio formativo nelle organizzazioni e nei contesti territoriali. Sono verificate attraverso prove scritte (produzioni di relazioni individuali e di gruppo, anche multimediali) e/o orali (presentazioni, partecipazioni a dibattiti guidati) connesse ai programmi degli esami e delle altre attività formative.